23 dicembre 2011

Intervallo pt. 13

Buone Feste!

21 dicembre 2011

Leaving las Belgicas

Quasi ogni anno riuscire a tornare a casa per Natale dal Belgio è un'impresa ai limiti dell'umano.
A Natale 2008, nel viaggio in treno verso l'aeroporto successe questo. Il fatto di essere partito in buon anticipo mi salvò e ce la feci a non perdere l'aereo.
Lo scorso anno iniziò a nevicare una settimana prima. Fra il gelo e la neve, nella seconda metà di Dicembre, gli aeroporti erano più chiusi che aperti. Io dovevo partire il 23 mattina e non fu facile. Il treno mi portò tranquillamente a Charleroi, ma lì vista la neve che era caduta durante la notte, gli autobus non circolavano. Anche i taxi a giro erano molto pochi e venivano assaltati da coloro che dovevano andare all'aeroporto. E una volta arrivato non era scontato che gli aerei partissero. Alla fine me la cavai con il volo che partì con un paio di ore di ritardo.
Quest'anno ci si mette lo sciopero selvaggio contro la riforma delle pensioni. Domani c'è sciopero generale e mi tocca fare da autista per portare la gente all'aeroporto (ammesso che gli aerei partano). I treni invece sono in sciopero da ieri sera e non si sa quando riprenderanno a circolare. Io dovrei partire venerdì. Ma io non posso certo farmi da autista da solo (ancora non ho insegnato alla mia Opel Corsa a viaggiare senza di me e a casa da sola non ci ritorna). E allora come ci arrivo all'aeroporto senza il treno?

18 dicembre 2011

Nuvole

A volte perdendomi a guardare il cielo nuvoloso fuori da una finestra ho l'impressione che le nuvole siano ferme e che sia la terra a girare vorticosamente sotto di loro.


ps.
Ero convinto di aver già scritto questo post qualche tempo fa, ma non sono riuscito a trovarlo.

17 dicembre 2011

La Paradeta

Un altro dei posti in cui sono stato grazie al dottorato che sto facendo è Barcellona. Come per Berlino non ho intenzione di parlare della città che è estremamente famosa e ci sono mille posti migliori di questo dove cercare informazioni. Questo post è su un ristorante. Anche se forse la definizione ristorante non è quella adatta. Ma lasciatemi procedere con ordine. Sono stato a Barcellona nell'Aprile del 2010 per una conferenza (la stessa che mi aveva portato a Berlino l'anno prima). Un viaggio che difficilmente dimenticherò per via di un piccolo contrattempo sulla strada del ritorno. Quella sera ero in compagnia di due ragazze, anche loro presenti alla conferenza, e un'amica di una di loro due (o di entrambe?) che abitava a Barcellona. Chiaramente era quest'ultima a conoscere il posto. La prima cosa che si nota arrivando a La Paradeta è la lunga fila che si snoda all'ingresso del locale. C'era la sera in cui ci sono stato io e a quanto pare c'è spesso, se non sempre. Conviene quindi armarsi di pazienza o arrivare in anticipo. La seconda cosa che si nota, quando finalmente la fila davanti a te si esaurisce (ma probabilmente se ne è formata una dietro nel frattempo), è che invece di essere arrivati in un ristorante sembra di essere arrivati in una pescheria. Prima di tutto perchè il posto offre esclusivamente pesce. Poi perchè effettivamente i crostacei, i frutti di mare e gli altri tipi di pesce sono lì che ti aspettano sul bancone. Puoi scegliere i tipi di pesce, la quantità (te lo pesano sulla bilancia) e, per ciascun tipo, in che modo te lo devono cucinare. Dopo aver pagato gli dai il nome (oppure sono loro a darti un numero, non ricordo) e quando è pronto il tuo pesce ti chiamano da un altoparlante e devi andare a prenderti la tua ordinazione. L'ambiente è molto informale (i.e. c'è un gran casino) quindi bisogna stare con le orecchie drizzate per non lasciarsi sfuggire la chiamata. Il pesce è ottimo, i prezzi sono decisamente accessibili e l'originalità della situazione aggiunge il tocco finale. Scrivendo questo post ho scoperto che ce n'è più di uno a Barcellona. Questo è quello dove sono statio io.  Purtroppo questa volta non ho nessuna foto, ma potete dare un'occhiata al sito web della catena. Oppure usare l'immaginazione.

15 dicembre 2011

Lo strano interesse nei confronti del guano di un visitatore di questo blog

Blogger, come dimostra l'immagine sottostante, mi dice che oggi qualcuno è finito su questo blog dopo aver cercato su google la frase: la strana storia del guano.


Quindi rispolvero l'etichetta di blog di servizio per rassicurare l'ignoto lettore. Sono gli escrementi degli uccelli marini, come mostra Wikipedia. Non c'è niente di strano. Puoi risparmiarti la telefonata a Giacobbo. Tutta roba naturale.

10 dicembre 2011

Competenza

Il governo Monti è un governo di competenti. Agli esteri un ambasciatore, all'interno un prefetto, alla giustizia una giurista, alla difesa un ammiraglio, allo sviluppo economico un manager, alla ricerca un ingegnere presidente del CNR, all'economia lo stesso Monti. 
Un ruolo cardine è quello del ministro per i rapporti con il parlamento. Soprattutto in un caso straordinario di governo tecnico, come in questo caso, è fondamentale che fra il governo ed il parlamento ci sia dialogo ed informazione reciproca. Ed è altrettanto fondamentale che il ministro per i rapporti con il parlamento sia prondo ad accogliere tutte le istanze che vengono dalle varie anime del parlamento. In linea con il resto del governo, anche per ricoprire questo ruolo, è stato scelto un uomo dalle evidenti competenze. Infatti per svolgere questo compito, come si suole dire, ci vuole orecchio. E a Piero Giarda, nuovo ministro per i rapporti con il parlamento, questa caratteristica sicuramente non manca.



7 dicembre 2011

Saint Nicolas

Ieri, 6 Dicembre, era Saint Nicolas (Sint Nikolaas in neerlandese). E' una festa abbastanza sentita qui in Belgio, ma anche in Olanda e nelle zone limitrofe. Saint Nicolas è rappresentato come un vecchio con i capelli e la barba bianca e vestito con paramenti religiosi di color rosso, come nell'immagine a sinistra. E' piuttosto evidente che Sinterklaas, come viene spesso chiamato in olandese, sia l'origine ed il modello dell'americano Santa Claus e della moderna rappresentazione di Babbo Natale. Però Saint Nicolas non sta in Lapponia insieme a Santa Claus, ma viene dalla Spagna e invece delle renne volanti utilizza, più prosaicamente, una barca.
Nella notte tra il 5 ed il 6 Dicembre Saint Nicolas porta i doni ai bambini del Belgio e dell'Olanda che li trovano accanto al caminetto (per chi ce l'ha) la mattina seguente. Nel tipo di regali, però, è molto più simile alla nostra Befana. Tipicamente infatti porta dolciumi di vario tipo, cioccolata, Speculoos, biscotti o cioccolatini a forma di lettera o di monetine e, soprattutto, mandarini. E visto che anche gli ingegneri sono un po' dei bambini, ieri mattina sulle scrivanie del nostro dipartimento ognuno di noi ha trovato dei dolcetti (e un mandarino) portati da Saint Nicolas.


6 dicembre 2011

541

541 come i giorni che sono trascorsi dalle elezioni politiche del 13 Giugno 2010 e che sono stati necessari per formare il nuovo governo. 541 giorni che valgono ampiamente il guinness dei primati per il tempo necessario a formare un governo democraticamente eletto. Il record era stato già battuto sei mesi fa. Il governo, una grossa coalizzione, sarà formato da sei partiti. I socialisti, i cristiano-democratici ed i liberarli francofoni e fiamminghi. Sì, il Belgio può vantare due partiti per ogni tipo, uno vallone ed uno fiammingo. Esclusi dalla coalizione i due partiti verdi ed il partito conservatore separatista fiammingo che, peraltro, è il partito di maggioranza relativa in parlamento. Per la prima volta dal 1974 il primo ministro non sarà un fiammingo, ma il leader del partito socialista francofono Elio di Rupo, di chiare origini italiane. Questo ometto col farfallino:


L'ultimo mese e mezzo è stato necessario per trovare un accordo sulle misure finanziarie da prendere. Grossi contrasti ci sono stati soprattutto tra il formateur, l'incaricato di formare il governo, il suddetto di Rupo ed i partiti liberali. I restanti 500 giorni sono stati necessari per far mettere d'accordo i partiti valloni ed i partiti fiamminghi, anche della stessa parte politica, sulla riforma dello stato federale. Con i fiamminghi che accusano i terroni valloni di essere degli scansafatiche che vivono sulle spalle dei gran lavoratori fiamminghi ed i valloni che accusano i polentoni fiamminghi di essere populisti e razzisti. Vi ricorda qualcosa?
Nel frattempo, visto che ne avevo parlato precedentemente (in questo post), oggi 18 delle 30 visite arrivate da Google su questo blog cercavano Elio di Rupo.

4 dicembre 2011

Bellosguardo

Questo post non è propriamente "di viaggio" visto che parlerò di Firenze, la mia città. Sarebbe facile parlare del centro storico e delle sue tante bellezze, note in tutto il mondo. Ma sarebbe anche troppo ovvio. Probabilmente anche inutile. Quasi tutti la conoscono. E allora ho deciso di scrivere di una parte della città a due passi da dove sono nato e cresciuto, ma misconosciuta, almeno dal turismo di massa. Bellosguardo è una delle colline che circondano Firenze, meno famosa di Piazzale Michelangiolo o Fiesole, ma non meno bella, secondo me.
Via di San Vito
Partendo da Soffiano rigorosamente a piedi, si prende via di San Vito, una stretta stradina in ripida salita che dopo poche decine di metri ti catapulta in campagna, in mezzo a oliveti e ville rinascimentali.
Al culmine della salita c'è la villa dello Strozzino, risalente al quindicesimo secolo e, come si evince dal nome, fatta costruire al tempo dalla importante famiglia degli Strozzi. Davanti alla villa c'è l'omonimo prato dello Strozzino, oggi giardino pubblico. Il luogo è molto tranquillo, tanto che sulle panchine del prato ricordo di averci passato alcuni pomeriggi a preparare l'esame di maturità. Stiamo parlando di più di dieci anni fa.
Se si svolta a sinistra, in corrispondenza di via di Monte Oliveto, oltrepassata la piccola chiesa dei Santi Vito e Modesto, risalente all'anno mille ma rifatta nel diciassettesimo secolo, si riscende verso viale Aleardi passando per la collina di Monte Oliveto, per l'appunto. Proseguendo diritto, via di San Vito confluisce in via di Bellosguardo in corrispondenza di una stretta curva a gomito. Scendendo si finisce in Piazza di San Francesco da Paola e poi in viale Petrarca. Salendo ci si dirige verso la piazza di Bellosguardo.
Panorama
Prima di arrivarci, in corrispondenza della villa La Limonaia c'è uno splendido punto panoramico da cui si può ammirare quasi tutto il centro di Firenze. Il Duomo con il campanile di Giotto, le Cappelle Medicee, Orsanmichele, Palazzo Vecchio, Santo Spirito, Santa Croce, nonchè i colli a nord di Firenze.
Una volta arrivati in piazza di Bellosguardo si aprono tre possibilità. La prima è una breve strada senza uscita che porta alla villa di Bellosguardo, che oggi è un albergo di lusso. Subito prima dell'ingresso c'è un altro punto panoramico che dona un'altra prospettiva sulla solita splendida vista. La seconda possibilità è imboccare via Piana ed arrivare alla collina di Marignolle tra splendide strade di campagna a due passi dalla città.  La terza è via di San Carlo. Prendendo quest'ultima strada si giunge alla torre di Montauto, nota anche come castello di Bellosguardo, per quanto mi riguarda l'edificio simbolo di questa collina. Oltrepassato il castello, via di San Carlo inizia a scendere e porta di nuovo a Soffiano terminando il giro più o meno dove è stato iniziato.
Concludo il post con qualche altra foto.

Il castello

Ancora una vista panoramica su Firenze

2 dicembre 2011

Stay (just a little bit lower)

Spread stay just a little bit lower
We want to be safe just a little bit longer
Now Merkel don't mind
And the E.U. don't mind
If we take a little time
And we leave it all behind and do
some reform

Oh won’t you stay just a little bit lower
Please, please, please say you will
Say you will

Oh won’t you stay just a little bit lower
Oh won’t you stay just a little bit lower

Now Obama don’t mind
And China don’t mind
If we take a little time
And we leave this all behind and do
some reform